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C'è un vulcano davanti alla Sicilia

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view post Posted on 25/2/2010, 10:01     +1   -1
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C'è un vulcano davanti alla Sicilia



Colonne di gas, magma
che riscalda il mare, eruzioni improvvise:
un colosso sommerso dove spuntò
l’isola Ferdinandea.
Che preoccupa gli scienziati



Immense colonne di gas si sollevano dalle profondità del mare e fanno ribollire l’acqua.
L’aria è irrespirabile per l’odore di anidride solforosa.

Milioni di bollicine in risalita scoppiettano non appena raggiunta la superficie.
La temperatura delle correnti sale di parecchi gradi in pochi attimi, i fondali si gonfiano, si deformano per l’afflusso di magma che sorge dalle viscere della terra.

Non è un luogo immaginario, non è la porta dell’inferno: è il canale di Sicilia. Latitudine e longitudine di quel che sembra l’incubo perfetto per geologi e ricercatori marini sono ormai un dato certo.

A poche miglie dalla costa sud siciliana c’è un gigantesco vulcano sottomarino.
Si chiama Empedocle: a ricercatori e scienziati ha mostrato i segni della sua potenza.

Nessuno può dire con esattezza quali siano i reali rischi che si corrono. Se dovesse svegliarsi, un’esplosione vulcanica gigantesca in mezzo al mare potrebbe sprigionare un’onda anomala pronta a spazzare per centinaia di chilometri le coste del Mediterraneo.




La Sicila vista dal satellite con l'indicazione dello schema di ubicazione del Vulcano Empedocle




Lo tsunami si potrebbe abbattere sulle coste siciliane in soli 13 minuti.
Per calcolare il battito di Empedocle e la sua esatta posizione, sono stati necessari oltre
dieci anni di studi e spedizioni subacquee.
Ora, persino la Royal geographical society, ha ridisegnato le mappe dei fondali.
Ha la forma di un ferro di cavallo e si estende su un’area di circa 35 chilometri per 20, ed è grande quasi quanto l’Etna.

La caccia al gigante inabissato dal cuore di lava è partita dieci anni fa, nel 1999: l’unica certezza era la presenza di Ferdinandea, l’isola apparsa di fronte a Sciacca nel luglio del 1831 e sprofondata negli abissi appena qualche mese dopo.

Le ricerche su Ferdinandea ed Empedocle sono partite per la testardaggine di Domenico Macaluso.
Esperto di subacquea e grande conoscitore di quei fondali, insieme agli scienziati dell’Ingv di Catania è riuscito a risolvere il giallo: «Abbiamo scoperto Empedocle l’ultimo giorno di ricerche nella spedizione del 2006, quasi per caso. Non lontano da Ferdinandea, abbiamo trovato un altro cratere. Abbiamo riconosciuto una faglia, in pratica una frattura in cui si incontrano due grandi pezzi della crosta terrestre. Lungo quella lesione erano allineate almeno tre gigantesche colonne di gas. A oltre cento metri di profondità, ognuna aveva un diametro di oltre 30 metri».



La presenza è confermata dagli esperti dell’Ingv. Che basano le loro tesi anche sui sempre più frequenti terremoti che colpiscono quel tratto di mare e sull’analisi dei materiali raccolti. Come le tonnellate di pietra pomice che si spiaggiano lungo le coste agrigentine, ogni volta che un sisma importante colpisce il Canale di Sicilia. Negli ultimi cinque anni è accaduto tre volte. Un dato e una data su tutto preoccupa gli scienziati: il 17 gennaio del 2007, quando in prossimità di una delle bocche del vulcano, si registra un aumento repentino della temperatura dell’acqua.
Circa tre gradi in più. Anche in questo caso l’ipotesi più probabile è la presenza nei fondali del vulcano, così vasto da riscaldare persino il mare.



Tutto perciò indica che Ferdinandea faccia parte di un più imponente sistema sottomarino attivo: la presenza di Empedocle, che secondo l’Ingv, implica «serie possibilità di ripresa dell’attività eruttiva, con immediate ricadute sul rischio vulcanico e sismico».
Ora toccherà nuovamente a Macaluso immergersi nelle acque del canale, per compiere dei prelievi nelle colonne di gas sprigionate da Empedocle. «Lo studio di quei campioni ci dirà se il vulcano in attività sia una pistola che ha appena sparato o se i segnali sono quelli di una miccia appena accesa»



image



Articolo Originale
di
Marco Guzzetti
 
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Giovannah
TOPIC_ICON1  view post Posted on 25/2/2010, 12:03     +1   -1




Buongiorno Andrea, grazie per l'immersione virtuale e speriamo che Empedocle continui il suo sonno...
 
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view post Posted on 26/2/2010, 07:12     +1   -1
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Alla Sicilia mancherebbe solo quest'ulteriore iattura... :cry:


Speriamo si... e auguriamoci un buon fine settimana :flowers2:

 
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aliena.doc
view post Posted on 27/4/2011, 11:27     +1   -1




non mi meraviglia: secondo le famose previsioni i vulcani del pianeta si starebbero sincronizzando per esplodere tutti insieme nel 2012 . Così si dice! sai che botto.
 
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3 replies since 25/2/2010, 10:01   3861 views
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