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Juan Munoz e le Statue Silenti, Mostra al Tate Modern di Londra

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Andbeat
view post Posted on 6/4/2008, 09:50     +1   -1




Juan Munoz e le Statue Silenti

Mostra al Tate Modern di Londra


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Simbolica, Introspettiva, Domestica, Sorprendente
L’opera plastica di Juan Muñoz, in
mostra dal 24 Gennaio al 27 Aprile




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L'argomento è lo scenario della scultura, vale a dire il territorio spaziale in cui l'oggetto scolpito viene percepito.



Una messa in scena che Juan Munoz (1953-2001) non ha voluto lasciare ad altri, conscio che la collocazione di una cosa in un luogo è già un racconto.

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Per questo sin dal 1984 si è interessato a riposizionare lo sguardo dello spettatore offrendogli una prospettiva nuova, che è consistita nell'allontanare pittoricamente la scultura, non permettendo all'osservatore di camminare e di avvicinarsi ad essa, lo spostamento ottico ha dato così corpo a installazioni dove le figure appaiono sempre in uno spazio sospeso e distante.



L’autore nacque a Madrid il 16 Giugno del 1953 come secondo di una famiglia di sette fratelli.
Compì la sua formazione dapprima a Londra, dove frequentò il Croydon College e la Central School of Art and Design, e poi a New York presso il Pratt Centre dove ottenne una borsa di studio.


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La sua prima mostra personale si tenne nel 1984 nella Galleria Fernando Vijande di Madrid. Nel 1986 espose alla Biennale di Venezia ed un anno dopo, nel CAPC Musée d’Art Contemporain, a Bordeaux. Nel 1989 Marga Paz gli aprì le porte della sua galleria.



Così, quando nel 1995 una grande esposizione a Palazzo Velàzquez (Madrid) ratificava, nella sua città d’origine, il valore del suo percorso artistico, egli aveva già trionfato a Chicago, Bristol, Londra, Barcellona e Dublino.




Nelle opere del primo periodo della sua carriera artistica, come If only she knew (1984) o Minaret of Otto Kurz (1985), Muñoz affida ad elementi domestici come scale, balconi o tappeti il ruolo di trasferire agli spettatori i significati simbolici della sua poetica.

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A partire dagli anni ’90, Juan Muñoz iniziò a connotare le sue opere di un forte senso narrativo, rompendo così i limiti della scultura tradizionale. Alcune di esse, come Many Times (1999) o Hanging Figures (1997), consistono in installazioni di figure umane di dimensioni leggermente inferiori a quelle reali distribuite in un ambiente o appese al soffitto.


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Le sue installazioni spesso invitano lo spettatore a relazionarsi con esse, passando dal ruolo di spettatore a quello di parte integrante dell’opera stessa. La solitudine dell’Uomo in mezzo alla folla, i difficili contorni della sua identità, il fragile confine tra la normalità e la follia, sono alcuni dei temi che impregnano le opere di Juan Muñoz . Le sue figure antropomorfe sono monocromatiche, grigie o color cera, realizzate in carta pesta, resine sintetiche o bronzo.



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Juan Muñoz aveva 48 anni quando morì per un aneurisma cardiaco che lo colpì nella sua casa di Ibiza il 28 agosto del 2001. Al momento della sua morte era in corso una sua monografica, Double Bind, alla Tate Modern di Londra.










 
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