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| Andre Cadere
L'arte esiste là dove è vista
Il fulcro del comportamento creativo del rumeno Andre Cadere (1934-1978) consisteva nella libertà di esporre la sua opera in qualsiasi luogo dell'arte, con o senza invito o permesso.
Un procedere che, dal 73, consisteva nel portar con sé un bastone-scultura, fatto di frammenti di legno rotondo colorato, in una sequenza plastica e cromatica, con cui entrava in musei e gallerie "imponendo" la sua presenza nel territorio di curatori, collezionisti e artisti.
Una fare nomadico e anarchico che disturbava, suscitando anche reazioni ostili, ma sollevava la domanda sul valore dell'arte, selezionata e collocata dentro e fuori le istituzioni.
Una scultura che entra ed esce portata a spalla dal suo creatore, cambia valore se è mostrata in strada, in un caffè o in un museo? Tale opera ha significato solo se è selezionata da un esperto, storico dell'arte o mercante, che la colloca in una stanza della biennale o di una galleria?
L'artefatto deve chiedere un'autorizzazione per "mostrarsi" in qualsiasi altra esposizione, collettiva o personale, così da costruire un curriculum?
Certamente no! Una risposta che ha informato la strategia di Cadere per affermare che l'arte esiste là dove è vista, ovunque. Edited by filokalos - 24/3/2013, 20:13
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